14 maggio 2021

4 Motivi per cui dovresti ascoltare i Dire Straits

I Dire Straits sono una band rock formatasi nel 1977, capitanata dal talentuoso cantante e chitarrista Mark Knopfler.
Sono certamente una delle band che si sono distinte di più nel loro genere, per il loro stile alternativo e la loro tecnica, ma al giorno d'oggi sono a mio parere sottovalutati, soprattutto dai giovani
Ecco quindi 4 motivi per cui i Dire Straits meritano ancora di essere ascoltati e apprezzati.


    1. Lo stile


I Dire Straits nascono nel pieno della corrente punk, ma a differenza delle altre band a loro contemporanee vengono solamente influenzati dal sound e dallo stile aggressivo del punk, privilegiando sonorità più sobrie ma non meno interessanti, influenzate da country, folk, jazz e rock progressivo.

Questo fa sì che le loro canzoni abbiano uno stile inconfondibile e profondo: la chitarra di Mark Knopfler, il basso di John Illsley e la batteria di Pick Withers saranno in grado di trasportarvi in qualsiasi scenario: da città solitarie che prendono lentamente vita a romantici luna park in cui gli innamorati si incontrano.


    2. La tecnica di Mark Knopfler


Mark Knopfler è universalmente riconosciuto come "maestro" della tecnica del fingerpicking, cioè il modo di suonare la chitarra senza usare un plettro. 
Il suo personalissimo modo di suonare è derivato dal clawhammer, tecnica utilizzata dai suonatori di banjo, e conferisce ai suoi assoli e ai suoi riff un carattere profondamente umano.
Il suo controllo sui bending, la sua attenzione alla dinamica e al contesto in cui ogni singola nota viene suonata si concretizzano in uno dei chitarristi più ammirati e apprezzati di tutti i tempi.


    3. La dinamica delle canzoni


Le canzoni dei dire Straits hanno una caratteristica che in pochi notano, ma dietro alla quale si nasconde il segreto di cotanta forza espressiva nelle loro canzoni: la dinamica.
A differenza della maggior parte delle canzoni radiofoniche, create per essere "consumate" nel modo più semplice possibile, il volume dei vari strumenti varia di molto nelle canzoni dei Dire Straits.
Può capitare dei sentire un lento crescendo della chitarra accompagnato da uno ancora più lento della batteria, o che la bando cominci a suonare piano per poi aumentare il volume di colpo.

Queste caratteristiche sono capaci di emozionare molto l'ascoltatore, ma a causa della tendenza a "semplificare" le canzoni mainstream, rischiamo di non essere più abituati ad ascoltare canzoni più lunghe di tre minuti e con frequenti cambi di dinamica.
Per approfondire l'argomento ti consiglio di vedere questo video del canale YouTube Chitarra Facile, che tratta molto bene l'argomento parlando proprio di questa band.

    4. Le canzoni d'amore


Se sei un innamorato e un appassionato di questo genere, devi assolutamente conoscere le canzoni Tunnel of love e Romeo and Juliet.

Tunnel of love racconta la storia di due persone deluse dalle loro storie d'amore che si incontrano casualmente in un luna park. Tra loro scocca una scintilla e i due trascorrono un momento romantico nel "tunnel dell'amore", ma all'uscita tra i due non nasce nulla, per paura di soffrire ancora

Romeo and Juliet è invece la storia di un innamorato di nome Romeo che, affranto per il suo sentimento non più corrisposto canta una serenata sotto al balcone di Giulietta, la sua amata.
Facendo ciò Romeo non fa altro che coprirsi di ridicolo - dice l'autore - dato che non c'è verso di costringere qualcuno ad amare.

Come si piò notare le due canzoni non hanno il lieto fine, ma la superba combinazione tra la musica e il testo conferisce a questa canzone una profondità unica nel suo genere.

12 maggio 2021

La guida definitiva per comporre il tuo primo pezzo/canzone

Ammettetelo, a tutti voi nella vita sarà passata almeno una volta per la mente la voglia di diventare un musicista o un cantante famoso, di occupare palcoscenici in tutto il mondo o semplicemente di trasformare le vostre emozioni in un pezzo. Che la vostra aspirazione sia diventare una rockstar, un compositore di stampo classico o un cantante pop, continuate a leggere questa breve guida per apprendere i passi base per diventare un compositore o un songwriter in erba.

Passo 1: Inquadra il genere

Il primo passo per comporre il tuo primo brano è inquadrare il genere che questa dovrà seguire. Questo passaggio è strettamente collegato alle emozioni che vuoi trasmettere nel tuo brano e allo scopo che dovrebbe avere. 
Vuoi che il tuo brano venga ballato da tutta Italia nelle discoteche? Scrivi un pezzo reggaeton! 
Vuoi comporre un pezzo strumentale che rispecchi le emozioni contrastanti che hai provato in quarantena senza rinunciare alla sperimentazione? Scrivi un pezzo di musica elettronica! 
Oppure, vuoi scrivere una canzone da suonare con la tua band? Scegliete il genere che più vi rispecchia e provate a suonare qualcosa, i risultati potrebbero essere sorprendenti!

Questo passaggio è importante per indirizzare il proprio lavoro verso una meta precisa: sono il primo ad adorare le canzoni lunghe venti minuti su tempi dispari e piene di suoni campionati, ma sa il nostro scopo è che la canzone venga cantata attorno a un fuoco o nei programmi di Maria De Filippi, questa non è decisamente la strada giusta.

Passo 2: Studia la teoria musicale

Comporre un pezzo qualsiasi senza avere dei rudimenti di teoria musicale sarebbe come pretendere di scrivere un libro senza conoscere l'alfabeto. 
Benché alcuni generi possano sembrare particolarmente semplici, avere delle buone basi teoriche ti aiuterà molto nel dare una struttura e un'anima alle tue composizioni.

Se sei già un musicista probabilmente sarai già a conoscenza di molte delle nozioni necessarie per comporre, magari senza saperlo. In alternativa, se hai appena cominciato a suonare e vuoi già provare a creare qualcosa di tuo, ti consiglio di ricontrollare questo blog nelle prossime settimane, dato che è già in programma un percorso alla scoperta della teoria musicale e delle 12 note, che non sono solo Do Re Mi Fa Sol La e Si.

Potrebbe anche tornarti utile il mio articolo I 4 errori da non fare studiando uno strumento musicale.

Passo 3: Struttura il tuo brano

Entriamo ora nel vivo del processo creativo! Per prima cosa dovrai stabilire alcuni aspetti tecnici del tuo brano: la metrica e il tempo. Esattamente come una poesia, il vostro brano avrà bisogno di avere una struttura ripetuta e una velocità costante. La metrica e il tempo potrebbero in realtà cambiare più volte all'interno di un brano, ma per cominciare il consiglio è di tenere la struttura il più semplice possibile.

Non ultimo, stabilisci la tonalità della tua canzone. Questo sarà importante per la progressione di accordi del brano.

Passo 4: Inizia a comporre

A questo punto, siediti al tuo strumento e comincia a suonare! Se stai scrivendo una canzone potresti partire da un testo e costruirvi una melodia, o lasciare che le parole vengano da sé suonando. Non è per nulla facile farlo le prime volte, ma con impegno e dedizione arriverete a saper sviluppare le vostre idee sia allo strumento che al computer, con i software adeguati.

Se fai parte di una band, puoi anche organizzare una jam session, cioè una prova in cui si suona insieme solo sulla base di un'idea, improvvisando e divertendosi molto! Moltissime canzoni di band famose sono nate in questo modo, come alcune dei Derek And The Dominos.



Passo 5: Registra le tue composizioni

Durante tutto il processo compositivo ti consiglio sempre di registrare tutto quello che suoni o canti. Questo perché anche l'orecchio del migliore musicista si affatica quando si applica per troppo tempo alla musica. Se registri ciò che suoni e lo riascolti a mente fresca, ti accorgerai di alcuni passaggi non molto efficaci, così come di riff, progressioni di accordi che suonano molto meglio di quanto ti fossi accorto in precedenza.

Quando arriverai a una versione convincente del pezzo, potrai registrarla e produrla con i più famosi software del settore.

Se sei interessato alla produzione musicale, iscriviti alla newsletter! E' in arrivo un articolo sui migliori prodotti da acquistare per imparare a produrre.

Passo 6: Chiedi il parere di altre persone

 Una volta prodotto il "demo" del brano, ti consiglio di farlo ascoltare ad altre persone per vedere cosa ne pensano. A volte il parere di un "esperto" o di un semplice amico può farti intuire gli errori o i passaggi poco efficaci del tuo brano.


Spero che questa guida generale sulla composizione ti sia stata utile. 

Sono in arrivo tantissimi altri consigli e guide su questo tema, quindi per richieste, consigli o per condividere la tua esperienza con la composizione puoi lasciare un commento in fondo al post o contattarmi personalmente accedendo alla scheda "Contatti".

16 aprile 2021

Caparezza: 5 cose da sapere sul nuovo album

L'annuncio

Il 31 Marzo 2021, Caparezza, a quasi quattro anni dall'uscita di Prisoner 709, ha interrotto il suo lungo silenzio stampa per annunciare la pubblicazione del suo nuovo album intitolato Exuvia, in corrispondenza con il rilascio della title track.

Exuvia - scrive l'artista nel post - è ciò che rimane del corpo di alcuni insetti dopo aver sviluppato un cambiamento formale. Un calco perfetto, talmente preciso nei dettagli da sembrare una scultura. [...] la mia Exuvia è dunque un personale rito di passaggio in 14 brani, il percorso di un fuggiasco che evade dalla prigionia dei tempi andati per lasciarsi inghiottire da una selva in cui far perdere le proprie tracce.

Le speculazioni

Il pubblico si interroga da giorni su quale sarà il percorso futuro dell'artista, che nel precedente album si era dipinto come prigioniero della sua mente e della sua malattia: l'acufene.
Exuvia sembra essere un viaggio catartico per l'artista, un percorso di liberazione incentrato non più su tematiche sociali, come era stato per gli album che lo hanno reso famoso, ma sulla sua interiorità.
La critica si aspetta di ascoltare un album con testo e musica profondi e significativi, nel pieno stile del cantante pugliese, e, a giudicare dai singoli finora pubblicati, Exuvia e La Scelta, non rimarrà assolutamente delusa.


I singoli

I singoli dell'album finora pubblicati, già disponibili su tutte le piattaforme, sono due: Exuvia e La scelta. Entrambi lasciano intendere in modo abbastanza definito quello che sarà il percorso raccontato nell'album: una liberazione dalla prigionia che porta in un mondo nuovo, senza limiti, in cui c'è spazio per sperimentare ed essere sé stessi. 
E' proprio la sperimentazione a sembrare essere la parola chiave dei due singoli: vengono abbandonate le sonorità cupe di Prisoner 709 a favore di un'atmosfera angelicata e mistica, che non può essere inquadrata in un unico genere.

La scelta narra del dilemma a cui sono perennemente posti gli artisti: sacrificare la propria vita privata per la musica o sacrificare la musica per la propria vita?
Ci vengono posti davanti due esempi: quello di Beethoven, che ha trascurato la sua vita e il suo amore effimero per avere l'eternità della gloria, e quello di Mark Hollis, frontman dei Talk Talk, che ha rinunciato alla fama e al denaro per la sua vita privata.
Nel ritornello, Caparezza sembra essere eternamente combattuto tra le due scelte: tra quella "Patetica" e quella "Eroica".


Exuvia è ambientata all'interno di una selva notturna dal carattere mistico e narra del passaggio finale che l'artista compie: un rito iniziatico che si lascia alle spalle i passati appassiti come i quadranti di Dalì, chiaro riferimento al quadro La Persistenza Della Memoria di Salvador Dalì. 
Caparezza guarda al passato e non vede altro che lo scheletro vuoto rappresentato dall'exuvia, ma non torna indietro e continua ad andare incontro alla sua rinascita.



La copertina

La copertina dell'album potrà sembrare molto semplice, ma cela in sé una profonda simbologia. Vengono rappresentati due cerchi concentrici, uno più grande a rappresentare la partenza e uno più piccolo a rappresentare l'arrivo, entrambi collegati da tre spirali - simbolo di rinascita in molte culture - come scrive lo stesso Caparezza.
Il cerchio più grande rappresenta quindi l'exuvia, cioè il guscio ormai senza vita da cui l'artista uscirà per arrivare a quello più piccolo attraverso una rinascita, ma resta ancora un mistero a cosa si debba materialmente attribuire il cerchio piccolo.


Il tour

Anche se i fan devono aspettare ancora tre settimane per ascoltare il nuovo album, sono già state annunciate le date del nuovo tour, che prevede ben tredici concerti in tutta Italia.
I live di Caparezza sono tradizionalmente delle vere e proprie rappresentazioni teatrali, per cui ci si aspetta di vedere ancora una volta l'infinita creatività di questo artista sul palco.
Per consultare le date aggiornate e le info per comprare i biglietti rimandiamo al sito ufficiale di Caparezza.

Anche voi non vedete l'ora di ascoltare questo nuovo album? Fatecelo sapere nei commenti e condividete il post con i vostri amici.

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I 4 errori da non fare studiando uno strumento musicale



La musica è la passione che accomuna tutti noi su questo sito, e come per tutte le passioni spesso si passa dal parteciparne in modo passivo al farlo in modo attivo, suonando pezzi di altri o addirittura componendo. 
Ad ogni modo, prima di farsi prendere troppo dall'entusiasmo, è importante capire che suonare uno strumento è un impegno preso con sé stessi che rischia di naufragare se non viene portato avanti secondo alcuni accorgimenti.
Ecco di seguito alcuni errori da non fare approcciandosi al mondo della musica.

Scelta dello strumento

Il primo passo per cominciare a suonare è comprare uno strumento adeguato. Non serve spendere troppi soldi per comprare un pianoforte Steinway o un violino Stradivarius, ma è importante prenderne uno con una qualità sufficiente da non risultare frustrante durante le sessioni di studio.
Spesso, se non si è sicuri di voler intraprendere lo studio con costanza e si ha un budget limitato, si tende a comprare strumenti eccessivamente economici, ma in questo modo la scarsa qualità dello strumento non farà altro che scoraggiare in nuovo avvezzo alla musica. 
Il consiglio è di prendere sempre uno strumento di fascia come minimo medio-bassa
Una visita a un negozio di musica ben fornito saprà sciogliere i vostri dubbi sull'acquisto.

Tecnica



Diciamo la verità: a nessuno piace passare ore a studiare esercizi tecnici noiosi da suonare e ascoltare, specie se, per esempio, si è scoraggiati da condomini dall'orecchio particolarmente sensibile.
Ad ogni modo, studiare i noiosi esercizi tecnici che il vostro insegnante vi assegna è il passo essenziale per arrivare a suonare i pezzi complicati che tanto sognate di saper eseguire.
Ricordate: dietro un grande musicista ci sono sempre una grande passione e una grande tecnica.

Scelta dei pezzi

Spesso capita di voler a tutti i costi imparare a suonare un pezzo in particolare, magari uno tanto spettacolare che abbiamo ascoltato su YouTube o che abbiamo visto suonare da qualcun altro.
E' però importante fare molta attenzione ai pezzi che si scelgono di studiare, in particolare alla loro difficoltà in rapporto alle nostre capacità. E' inutile cominciare a studiare un pezzo complicatissimo che sappiamo già essere fuori dalla nostra portata. Tanto meglio sceglierne uno altrettanto interessante ma più facile.
Riuscire a finirlo sarà una vera e propria iniezione di autostima e tramite gli sforzi impiegati nello studio vi avvicinerete sempre più al pezzo difficile e spettacolare.

Divertimento



Va bene, essere rigorosi nella tecnica è un requisito essenziale per arrivare a suonare in modo corretto, ma la musica rimane pur sempre una passione e un divertimento
Negli studi non bisogna mai perdere di vista l'obiettivo principale: quello di coltivare l'amore per l'arte che più è capace di emozionare le persone.
Non bisogna mai smettere di sperimentare, di passare tempo allo strumento divertendosi ed esplorando le nostre e le sue caratteristiche.


E voi, quale suggerimento dareste a chi comincia a studiare uno strumento? 
Scrivetelo nei commenti e condividete il post con chi si sta cominciando a suonare uno strumento.

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